Come si usa il fluoro sui denti?

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Salute

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Il fluoro è un’importante sostanza, presente in piccola quantità nel nostro organismo, concentrata in particolare nelle ossa e nei denti.

È un oligoelemento, ovvero, sostanze fondamentali che contribuiscono al corretta crescita e sviluppo.

Fluoro denti a cosa serve?

In odontoiatria il fluoro svolge sia un ruolo di prevenzione delle carie, in particolar modo nell’infanzia, che nell’estetica dentale.

Infatti si inserisce nella cristallizzazione dell’apatite, componente primario nello smalto dentale.

Il fluoro è presente in quasi tutti i dentifrici, con la funzione di aumentare la resistenza dello smalto dentale.

Grazie alle sue proprietà favorisce il processo di remineralizzazione, consentendo di ostacolare la placca batterica causa primaria del deterioramento delle pareti dentali.

Dov’è presente il fluoro?

Il fluoro viene assunto principalmente tramite la dieta e dai liquidi che beviamo.

Tale sostanza è maggiormente presente nell’acqua e nel .

Gli altri alimenti che contengono, in quantità più modeste, il fluoro sono

  • vino rosso
  • vino bianco
  • birra
  • caffè
  • uova
  • cereali
    pane
  • riso
  • carote
  • spinaci
  • asparagi
  • manzo
  • gamberi di mare
  • tonno

Controindicazioni

L’assunzione eccessiva di fluoro può portare a seri effetti collaterali e controindicazioni.

Secondo le normative vigenti la concentrazione massima di fluoro nei dentifrici è di 1500 ppm.

Tuttavia, bisogna dire che l’intervallo tra 1000 e 1500 ppm (parti per milione) non è solo sufficiente per il corretto fabbisogno per le pareti dentali ma sicuro.

Nei bambini, invece, l’intervallo di ppm scende tra 500-600, per la fascia di età che va dai sei mesi ai sei anni d’età.

Per evitare complicazioni al sovradosaggio di fluoro, i dentisti sconsigliano gli integratori di fluoro (in forma di pastiglia o di gocce).

In passato venivano consigliati, soprattutto in età pediatrica, per la prevenzione delle carie e per rafforzamento osseo.

In particolare, esiste per i bambini esiste una vera e propria procedura di fluoroprofilassi.

Fluorosi

L’assunzione di fluoro nell’alimentazione quotidiana non deve essere eccessiva.

L’assunzione cronica e eccessiva di fluoro può comportare una concentrazione elevata nelle ossa e al relativo rischio di fratture.

Questa condizione di iperdosaggio di fluoro viene chiamata, infatti, fluorosi che può colpire bambini e adulti.

I sintomi di fluorosi possono manifestarsi con macchie sullo smalto dentale.

Queste macchie se sottovalutate o ignorate possono ingiallirsi alterando, così, l’estetica dei denti.

Altra complicazione è dovuta alla ipomineralizzazione dei denti.
L’eccessiva quantità assunta di fluoro può colpire anche la stabilità dei denti, che tendono a rompersi.

Il fluoro, infatti, irrigidisce portando ad avere un carico più basso.

Se si manifestano sintomi di fluorosi è consigliabile sottoporsi a una visita presso un dentista.

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